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VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE

SEZIONE NEUROPSICOLOGIA: VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE

La valutazione delle funzioni cognitive è un passaggio essenziale per comprendere le capacità
mentali e il benessere delle persone, non solo in età avanzata ma anche in età adulta, specie in
situazioni che possono compromettere queste funzioni, come patologie neurodegenerative o
periodi di forte stress. Attraverso questa valutazione, possiamo osservare abilità come la memoria,
l';attenzione e altre funzioni mentali. Il mio approccio mira a creare un ambiente rispettoso e non
invasivo, in cui ciascuno possa sentirsi a proprio agio. Insieme, possiamo provare a individuare le
risorse e le eventuali aree di fragilità, per sostenere al meglio il benessere e, ove possibile,
l’autonomia di ciascuno.
Di seguito un breve approfondimento relativo alle funzioni cognitive. Buona lettura!

Cosa e quali sono le funzioni cognitive?

Le funzioni cognitive sono delle abilità mentali che ci permettono di comunicare, ragionare,
pianificare, svolgere attività di vita quotidiana, risolvere problematiche o ancora, orientarci nel
tempo e nello spazio. Eccone alcune:
-la memoria (capacità di codificare, immagazzinare e recuperare informazioni apprese o relative
ad un evento vissuto);
-le funzioni esecutive (pianificare, organizzare, prendere decisioni, flessibilità cognitiva ecc..);
-l’attenzione (capacità di concentrarsi su un compito o su stimoli per una corretta elaborazione
delle informazioni);
- il linguaggio (comprensione e produzione di linguaggio);
- le abilità visuospaziali (utilizzo delle informazioni di natura spaziale per orientarsi nello spazio,
riconoscere oggetti ecc..);
-le prassie (abilità motorie acquisite, ossia movimenti pianificati per portare a termine un obiettivo)
-il problem solving (risoluzione di problemi, ragionamento astratto, pensiero critico);

Le vari funzioni cognitive, pur attivando aree differenti del cervello umano, non lavorano mai
singolarmente. La scienza ci ha dimostrato che tali funzioni sono interconnesse tra loro attraverso
l’operato di milioni di neuroni (le cellule del cervello, si stima che nell’essere umano siano oltre gli
80 miliardi) che lavorano in sinergia.

Funzioni cognitive: è possibile valutarle?

È possibile valutare le funzioni cognitive? La risposta è sì. Esistono dei test specifici e
standardizzati che ci permettono di indagarle. Tale valutazione viene eseguita da uno psicologo
con una formazione in neuropsicologia, la materia che si occupa di studiare possibili alterazioni
cognitive, emotive e comportamentali che derivano da deficit di natura cerebrale.
La valutazione cognitiva si articola in varie parti:
- Anamnesi: si inizia raccogliendo una serie di informazioni relative alla storia clinica e
personale del paziente;

- Colloquio clinico: con il paziente, se necessario anche con i famigliari o caregiver di
quest’ultimo. Durante questa fase possono essere discussi i possibili sintomi di natura
cognitiva, emotiva e comportamentale. Grazie al colloquio clinico è possibile raccogliere
delle prime utili informazioni per comporre un quadro generale;
- Somministrazione dei vari test: vengono utilizzati test standardizzati che indagano le
funzioni cognitive. Durante questa fase vengono raccolte informazioni relative al
comportamento del paziente durante lo svolgimento di quanto richiesto dal professionista
sanitario;
- Interpretazione dei dati raccolti e relazione finale;
- Discussione di quanto emerso dalla valutazione con paziente ed eventuale familiare
o caregiver;
- Possibili follow-up (successivi controlli) o piani terapeutici.

La valutazione può essere suddivisa in varie sedute, a discrezione del professionista che la
conduce. I follow up o i possibili piani terapeutici sono cuciti su misura delle esigenze del singolo.
Ogni percorso è a sé perché non è la persona che si adatta alla malattia o al deficit, ma il contrario.
Ognuno di noi presenta un bagaglio di esperienze e vissuti che lo contraddistinguono dall’altro,
questo può fare la differenza anche nel decorso di una problematica.

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